giovedì 3 gennaio 2013

Elba, alluvione e sicurezza, ci sono o non ci sono le analisi della terra, che magari viene da un altro comune, di quei camion di terra riportata e depositata a quanto sembra nei pressi di una vecchia cava, vicino al corso d'acqua, come se si trattasse di una discarica, e un deposito di massi da scogliera ( autorizzato dal comune? ), c'e' o non c'e', e ci sarà o no uno sbancamento della montagna così importante per 15.180 tonnellate di massi da scogliera? ( autorizzato dal comune? ). Ma dopo il mega-sbancamento della montagna, ci sarà anche poi sicuramente un progetto successivo di messa in sicurezza dal punto di vista idro-geologico, ma quando sarà attuato, visto che con l'ultima alluvione tutta la pianura di Marina di Campo per 2 km è stato riempita di materiali vari, sabbia, detriti, sassi, massi, con anche la perdita di una sola vita umana per fortuna, Presidente Rossi?



Gentile Presidente Enrico Rossi,

nei giorni scorsi ho letto delle notizie allarmanti sulla sicurezza della comunità e ieri mattina, 02.01.2013, quando ha iniziato a piovere forte, mio figlio di sette anni e mezzo, preoccupato, mi ha chiesto se sarebbe arrivata un'altra alluvione come l'altra volta ( 07.11.2011 ), che gli avrebbe portato via i giocattoli che aveva in giardino e ci avrebbe ancora portato via la macchina, ricordo che se fosse arrivata alle 07,55 a Marina di Campo invece che alle 06,48, avrebbe portato via i bambini che andavano a scuola, un'immane tragedia, scuole medie situate in loc. lo stagno e scuole elementari a 3 metri dal fosso e a pochi metri dalla foce in mare del fosso, infatti si provvede da allora alla chiusura delle scuole nei giorni di allerta meteo.

Le notizie allarmanti, oltre alla mancata pulizia del corso d'acqua a valle e a monte ( solo la foce è stata pulita ), riguardano anche il tratto a monte con frane in atto e con la montagna e il fosso che non sono in sicurezza, ho letto di strada, ponte e di scarpata da mettere in sicurezza, e di camion di terra ( di altro colore ) trasportata sulla montagna da altri luoghi e depositata nelle vicinanze del fosso, penso che converrà che sarebbe opportuno che le Autorità preposte verifichino con le relative analisi la terra riportata, che abbia quindi una certificazione di compatibilità e che possa rimanere depositata nel sito in cui si trova, nei pressi di una vecchia cava, non so se e quanto ancora operativa, e poi ho letto sul tirreno di un deposito di massi di scogliera ( autorizzato dal comune? ) ma non si capisce bene, se c'e' o non c'e', e poi si parla di 15.180 tonnellate di massi da portare dalla montagna al porto di Porto Azzurro, anche qui non si capisce bene, se è previsto e se è stato autorizzato uno sbancamento così importante ( autorizzato dal comune? ), ci sarà anche sicuramente poi un progetto successivo di messa in sicurezza dal punto di vista idro-geologico, visto che con l'ultima alluvione tutta la pianura di Marina di Campo per 2 km è stato riempita di materiali vari, sabbia, detriti, sassi, massi, con anche la perdita di una sola vita umana per fortuna.

Una frase che mi ha colpito è:
ma quanto vale una vita umana, 10 euro al mc di terra?

Nell'augurarLe un felice 2013 le invio i miei più sinceri saluti

Gimmi Ori

P.S.
conoscendo e apprezzando la sua sensibilità a rispondere alle persone comuni sono certo che capirà le angoscie di un padre e voglia quindi far fare chiarezza sulla questione alle Autorità preposte nel più breve tempo possibile.
 
----- Original Message -----
From: gimmi.ori
Sent: Thursday, January 03, 2013 10:06 AM
Subject: Alluvione e sicurezza: fosso e montagna

‎----- Original Message -----
From: "Regione Toscana - Segreteria del Presidente" <enrico.rossi@regione.toscana.it>
To: <gimmi.ori.elba@gmail.com>
Sent: Thursday, January 03, 2013 2:52 PM
Subject: Risposta dal presidente della Regione Toscana
...
> Gentile signor Ori,
> ho molto apprezzato il suo contributo su un tema così importante. Come lei sicuramente sa a seguito delle alluvioni che hanno colpito la Toscana mi sono
> immediatamente attivato incontrando le più alte cariche del governo, ottenendo in questo modo che la commissione bilancio stanziasse 250 milioni per le zone alluvionate. Li ritengo passi fondamentali, ma ancora distanti dalle nostre esigenze. In Toscana per le sole opere di ripristino dei danni subiti ne occorrerebbero almeno 350. Senza contare i danni subiti dagli agricoltori, che ammontano a non meno di 150 milioni a cui si devono poi aggiungere le risorse necessarie per gli interventi di prevenzione idrogeologica. Per questo occorrono più risorse da collocare fuori dal patto di stabilità. Come ho già
> avuto modo di scriverle la Toscana ha richiesto al governo di mettere a disposizione almeno 50 milioni l´anno per affrontare il problema del rischio idraulico. Il governo ha sul tavolo il nostro piano. Un piano per le opere di somma urgenza, i ripristini e la messa in sicurezza del territorio che fa parte integrante di una logica di spending review. Ci permetterebbe infatti, se attuato come ritengo possibile in tempi rapidi e certi, di risparmiare tantissimi soldi, oltre che lutti, sofferenze e disastri. Per noi è una priorità, un modo per far ripartire su basi solide il futuro della Toscana. La manutenzione dei corsi d´acqua di cui lei giustamente si preoccupa è il primo modo per difendere il suolo. Per questo pochi giorni fa abbiamo varato una legge per il riordino dei consorzi di bonifica che si pone come obiettivo il miglioramento dal punto di vista gestionale dell´attività di manutenzione dei corsi d´acqua, ridisegnando il quadro delle attività connesse alla difesa del !
> suolo.
> Come vede ci stiamo muovendo e attraverso tutti gli interventi che le ho illustrato, e altri che per questione di spazio non posso elencarle, sono certo che riusciremo ad ottenere un più alto livello di sicurezza anche per gli abitanti dell´Isola d´Elba già così duramente provati dall'alluvione del 2011.
> Con i miei più cordiali saluti,
> Enrico Rossi
>
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>
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